
L’altro giorno camminavo per le vie del centro un po’ imbronciato. Stavo per tornare a casa, ma poi ha cominciato a nevicare e mi sono messo al riparo sotto un porticato. Un jazzista sulla strada di fronte ha cominciato a suonare accennando “Jingle bells”. Mi sono guardato intorno e mi sono sentito uno stupido. Le espressioni di sorpresa dei bambini davanti alle vetrine allestite a festa. Gli addobbi, i colori e le luci. I buffi cappellini rossi con il pon pon. La regale magnificenza del presepe...e non solo: il piacere di stare insieme e condividere. Condividere regali, emozioni, sorprese, momenti, gioie. Mi sono guardato nuovamente intorno e, sorridendo, sono corso a casa lasciando i bilanci e gli stupidi calcoli sotto quel porticato. È Natale, non si può essere tristi. È Natale non si può chiedere di meglio.
"Le cose più belle della vita non si guardano con gli occhi ma si sentono con il cuore".Un caloroso augurio di buon Natale a tutti voi.
5 commenti:
troppo spesso presi da calcoli e bilanci esitiamo a lanciarci dal trampolino e tuffarci in un oceano di nuove speranze... poiqualcosa di così semplice come il viso di un bambino, che i calcoli ancora non li sa fare, ci ricorda di quanto questi siano inutili e ci dà la giusta spinta per accantonarli un attimo e buttarci :)
So che è una frase fatta, ma Natale dovrebbe essere ogni giorno. Più spesso dovremmo soffermarci sulle apparenti piccolezze che, invece, sono qualcosa di enorme e indescrivibile.
Concordo con Jessica in toto :-)
Complimenti ed auguri ad entrambi!
E' sicuramente strano dirlo adesso che è primavera, ma è bello il tuo Natale qui.
Sarà forse per il prossimo, in tempo...
Il Natale è il periodo dell'anno che preferisco, da un certo punto di vista assomiglia anche alla primavera perchè sono settimane di rinascita nonostante il gelo.
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